venerdì 17 agosto 2012

S.O.S.


Qualcuno mi aiuti.
Sono prigioniero in terra straniera da ben 5 giorni, e non ho ancora visto nessuna notizia riguardo me al telegiornale né ho letto un hashtag per la mia liberazione su twitter.

I trogloditi che mi hanno rapito dicevano che sarei stato libero domani, ma data la poca affidabilità che contraddistingue questi loschi figuri la loro parola non sarà mantenuta.

Adesso la mia liberazione è stata rimandata a lunedì. Forse aspettano il pagamento di un riscatto. O forse sperano solo che ci lasci le penne.
Vi starete chiedendo chi sono i miei rapitori: se talebani, marocchini, rom, malviventi locali o qualche vecchio ubriaco. Niente di tutto ciò.
Si tratta dei miei familiari.
Ma non pensate alla famiglia tipo “mamma, papà, figli”, no no qui siamo oltre i confini della ragione. Sono prigioniero anche di mia nonna, di mio zio, delle mie innumerevoli zie con altrettanti innumerevoli mariti, di qualche parente che non ho mai visto prima, e (perché no?) anche del mio cane (quest’ultimo il più crudele di tutti perché mi obbliga anche a “portarlo a spasso” quando lo ritiene necessario, ma almeno ho la mia ora d’aria… o meglio, i miei dieci minuti).

Non hanno voluto saperne di suppliche, preghiere, scioperi della fame e lamentele varie. La loro crudeltà non conosce limiti.
Non mi resta che credere alle loro parole e sperare che questa barbarie possa finire il prima possibile.

Considerate questo post un messaggio rinvenuto in una bottiglia tutta sporca trascinata da chissà quali e quante correnti sulla spiaggia dove vi trovate adesso. E mentre state leggendo questa richiesta di soccorso vi domanderete se il naufrago che ha scritto questo biglietto sia ancora vivo, o se sia riuscito a salvarsi, in qualche modo. 
Beh questo non lo saprete mai. 
Non fino a lunedì almeno. 
Fino a quando non vi manderò un altro messaggio nella bottiglia, con le mie future condizioni, mi auguro migliori delle attuali.
Pregate per me, o meglio – qualcosa di più concreto -, venite a salvarmi.

domenica 5 agosto 2012

DOC!

DOC è il mio cane.
Perché "DOC" tutto maiuscolo? In realtà fino a qualche mese fa si chiamava semplicemente Doc, ma poi ho ricevuto in regalo un iphone per il mio compleanno e la famosissima autocorrezione del suddetto iphone si diverte a metterlo interamente in maiuscolo tutte le volte che lo scrivo.
Ma cominciamo con le FAQ* sui cani che mi fanno di solito le persone per strada quando mi trovano con DOC e sembrano essere interessate a sapere ogni cosa sul mio cane (tutte rigorosamente introdotte da "madonnaaa che bello" oppure "ehi cucciolooo" o ancora "ma quanto sei bello, chi è il più bello? Tu sei il più bello!")**:
1- Come si chiama? DOC!
2- Che razza è? E' un incrocio tra un pastore belga e un alsaziano.
3-E' maschio o femmina? Maschio.
4-Quanti anni ha? 6 compiuti a Maggio.


Adesso spieghiamo un po' di cose.
Si chiama Doc perché la sua prima padrona è stata un'assistente di mio padre che, abituata a chiamare mio padre sempre "doc" poiché abbreviazione di "dottore" (secondo lei), ha saggiamente scelto di chiamare così anche il cane in modo da non dover ricordare troppi nomi diversi.
Ma costei aveva una situazione familiare abbastanza tesa e una volta tornata a casa, dopo aver preso il cucciolo da un signore che aveva trovato l'intera cucciolata nella sua proprietà in campagna, viene sbattuta fuori da essa dalla madre, totalmente contraria all'avere un animale in casa (anche perché il loro precedente cane era morto da poco e la signora ci si era molto affezionata).
Così a malincuore l'assistente ha dovuto riportare DOC al suo precedente proprietario.
Mio fratello però aveva avuto modo di stare un po' con il cucciolo appena preso durante il pomeriggio di quella stessa giornata e, nonostante a causa di un trauma infantile avesse sempre avuto terrore dei cani, decise insieme a mio padre di andarlo a riprendere per tenerlo a casa nostra.
All'inizio io e mia madre eravamo contrari perché un animale è pur sempre una responsabilità mentre mia sorella impazziva letteralmente all'idea di avere questo piccolo "coso" peloso che girava per casa, ma DOC ci ha conquistati tutti nel giro di pochissimo tempo.
Era il più piccolo della sua cucciolata, il più timido e ci faceva una tenerezza infinita i primi giorni di permanenza a casa nostra.
Piano piano si è abituato a stare con noi e ai nostri ritmi, al suo nome, a fare i suoi bisogni fuori, a prendere la palla e portarla indietro, a giocare con gli altri cani e le altre persone.
Ormai è parte integrante della nostra famiglia e anche un sostanzioso numero di amici non vede l'ora di venire a casa per essere salutati da DOC e per giocarci un po'.
Purtroppo ha una malattia al pancreas che lo accompagnerà per tutta la vita ed è costretto a mangiare solo un determinato tipo di croccantini e solo dopo aver preso delle pillole, un anziano praticamente, se si parlasse di esseri umani.
Inutile dire che come cane da guardia è un fallimento totale. Appena vede un essere umano si fionda sulle sue gambe e non si muove finché non ha ricevuto la giusta dose di coccole, anche se è una persona che non ha mai visto prima d'ora, e ha una passione e un istinto di protezione incredibile nei confronti dei bambini, e adora i gatti.
Ma adesso qualche foto:


Questo è DOC a due mesi di vita, aveva già il pelo del colore che ha adesso ma fino a qualche giorno prima di questa foto era completamente grigio.












Questo è invece DOC oggi, a 6 anni di vita.
E' in uno dei suoi angoli preferiti della casa e lo 
sguardo assonnato che ha in questa foto lo ha per
20 ore al giorno. Cambia sguardo solo quando si 
tratta di andare giù per fare i bisogni o quando deve
giocare con la palla o il bastone.





Magari farò un altro post con sole foto di DOC per mostrarlo in tutte le sue stranezze, perché vi assicuro che ne fa davvero parecchie.




*=  Frequently Asked Questions
**=  da leggere con lo stesso tono irritante e infantile usato dalle zie e dalle nonne per parlare con i loro nipotini appena nati.

venerdì 3 agosto 2012

Resoconto della giornata #2

Sveglia alle 08:15.
No dico davvero.
In estate, sveglia alle 08:15.
08:15!!!!
Uno sforzo così spropositatamente grande da poter essere tranquillamente inserito nelle 12 fatiche di Ercole.
Ed è solo l'inizio!
Dopo i soliti 5 minuti (che non sono mai 5 ma minimo 20-30) di trance nel letto con l'encefalogramma pari a quello di una carota decido di alzarmi per "non fare tardi". Per cosa? Vedrete.

Alle 08:30 scendo a portare il cane. Prima sono andato in bagno e fatto colazione (colazione=caffè).
Alle 08:55 un messaggio della mia ragazza "siamo in macchina, scendi".
Scendo.
La prima cosa che vedo è l'espressione cupa della mia ragazza malcelata dagli occhiali da sole e dai capelli. Entro in macchina. Madre alla guida, la mia ragazza accanto alla madre, io e il fratello piccolo (con le cuffie e l'mp3 col volume sparatissimo) dietro.
"Ciao Giuseppe!" esordisce mia suocera, poi continua rivolta a Giorgia (la mia ragazza) "quando prendiamo la nonna tu passi dietro" e ci muoviamo.
No, non stavamo andando ad un funerale, come i più penseranno. Finalmente dopo migliaia di tentativi da parte di mia suocera per convincere me e (soprattutto) Giorgia ad andare a mare con loro ci era riuscita. Il punto è che Giorgia odia il mare, odia il sole (quindi figuriamoci l'unione di questi due elementi) e odia l'estate. Un po' come me, solo che io odio l'estate per il caldo. Fosse per me vivrei in Groenlandia. O magari qualche altro paese più vicino, ma comunque freddo. Dove eravamo rimasti? Ah si! La nonna.
Preleviamo la nonna da sotto casa sua e ci dirigiamo verso la spiaggia, troviamo traffico giusto qualche chilometro prima dell'uscita che avremmo imboccato, probabilmente causa l'orario disumano.
Dopo una coda di circa 15 minuti per entrare (spiaggia dei militari eh, controlli pari agli aeroporti), rigorosamente sotto il sole, superiamo un tornello (ammesso che si chiami così quella specie di trottola che fa passare uno alla volta le persone che lo devono attraversare) e, notata con mio grande stupore e sollievo l'assenza di metal detector e unità cinofila, arriviamo finalmente all'ombrellone dei "suoceri".
Ero talmente rincoglionito dal sonno che non mi sono nemmeno reso conto dell'evento inspiegabile e totalmente imprevedibile che stava accadendo davanti ai miei occhi: la mia ragazza non solo si era messa il costume (cosa che fino al giorno prima aveva detto che non avrebbe fatto assolutamente) ma ha persino proposto LEI di fare il bagno! (dopo aver messo una crema di protezione 5000 che mi aveva ovviamente rifilato mia madre mentre scendevo di casa seguita dalla frase "ancora ti bruci").

Dopo un bagno di circa un'ora usciamo per capire se ci saremmo trattenuti per il pranzo o meno. Dopo vari confronti e continui cambi di decisione il verdetto è: rimaniamo.
Ma erano le 11! Cosa avremmo fatto fino all'ora di pranzo?
Un altro bagno no?! Che domande sono!
Ma solo dopo aver gonfiato un materassino comprato appositamente per quell'occasione.
Quindi dopo circa mezz'ora ri-entriamo in acqua per stare un'altra oretta buona e stavolta ci scappa anche qualche tuffo (vietatissimi lì!!). L'idea è arrivata dal sempre casinista "cognatino" che mi ritrovo che dopo aver cordialmente chiesto al bagnino se potesse fare un tuffo e dopo la chiara risposta negativa di quest'ultimo decide ovviamente di mettersi a correre urlando lungo la pedana e di tuffarsi. Come non cogliere un'occasione del genere? Delirio di tuffi generale fino a che il bagnino non si piazza sul punto dal quale ci si buttava rovinando il gioco a tutti.
Meno male che era arrivata ora di pranzo nel frattempo!
Dopo una coda lunga ma scorrevole al self-service prendo un piatto di pasta al pomodoro, hamburgers (perché erano due) e qualche fetta di melone.
Durante la consumazione del primo, come da tradizione nei luoghi pubblici quando si mangia pasta al pomodoro, una pennetta decide di esibirsi in un triplo carpiato mortale dalla forchetta nel mio piatto schizzandomi la maglietta grigia di simpatiche macchioline rosse. Media del 9 della giuria per l'ottima esecuzione, una serie di imprecazioni in aramaico antico da parte del sottoscritto e della sua maglietta. Ma l'acqua frizzante è utilissima in questi casi, e così è stato.
Dopo il pranzo non avevamo una beata mazza da fare così decidiamo all'unanimità di tornare a casa.
Una volta rientrato mia madre mi fa notare che sulla mi schiena ci si poteva tranquillamente cucinare una colazione all'americana e devo ammettere che effettivamente mi faceva male da un po' e che la crema che lei mi aveva dato l'aveva usata tutta la mia ragazza (no non ne ha messo un litro addosso è che la confezione era quasi vuota).

Dopo essermi fatto spalmare una crema da mia madre che secondo lei mi avrebbe attenuato il bruciore mi metto a dormire, finalmente.
Verso le 7 mi raggiunge a casa la mia ragazza e portiamo giù il cane (sport preferito di Giorgia).
Non sapendo cosa prendere per cena ed essendo in 4 (io, Giorgia, mio fratello e mia sorella) e privi di qualsiasi mezzo di locomozione, optiamo per un kebab; fortunatamente c'è una kebabberia che fa anche servizio da asporto quindi chiamo e ordino.
Nel frattempo iniziamo a vedere un film su sky con Ben Stiller che ci accompagnerà per tutta la consumazione della prelibata cena e che segnerà la fine della serata.
Quindi riaccompagno Giorgia a casa, porto giù il cane per l'ennesima volta della giornata, con mia sorella e sono pronto per andare a letto visto che sono distrutto.
Ma adesso mi chiedo: 
Lo sforzo di alzarsi alle 08:15 di mattina a cosa è servito? Ne è valsa davvero la pena visto che in tutta la giornata ho rimediato una maglietta macchiata, un ustione sulla schiena ed inevitabilmente una stanchezza incredibile? Ebbene si.
Perché avevo una voglia indescrivibile di Kebab che è servito a dare un senso alla giornata. E poi i dolori alla schiena non mi stanno facendo dormire quindi il problema stanchezza è risolto (più o meno, quando passeranno i dolori andrò in letargo).
Senza considerare che lo svegliarmi presto mi ha anche permesso di scrivere questo post sconfinato che però racchiude una sana e genuina morale per tutti coloro i quali hanno letto tutto e sono arrivati, chiedendosi il perché l'abbiano fatto e sfracellati di palle, a questo punto:
se vostra madre vi dice di mettere una crema protettiva quando andate a mare seguite il consiglio assolutamente, ne va della vostra schiena! E del vostro sonno!!

martedì 31 luglio 2012

Happy & Glorious.

La cerimonia di apertura delle olimpiadi di Londra è stata fantastica, mi è piaciuta tantissimo, e non capisco chi si diverte a criticare ogni cosa fatta da Danny Boyle e dalle migliaia di persone che hanno contribuito a rendere indimenticabile la sera del 27 Luglio 2012.
Ormai il trovare difetti e il criticare sembrano essere diventati una moda, una moda stupida e inutile, e come tale spero possa passare al più presto, magari rimpiazzata da una moda incentrata sull'oggettività e razionalità, magari non accadrà mai...ma nessuno mi vieta di illudermi, non ancora almeno. 
Ma non voglio dare troppa importanza a costoro, visto che già loro se ne attribuiscono troppa credendo di poter giudicare tutto ciò che gli capita a tiro in modo negativo e (data la frequenza con cui questo avviene) del tutto imprevedibile. La difficoltà sta nel trovare sempre un aspetto positivo e bisogna essere intelligenti per farlo, per questo non sono molto fiducioso sul fatto che questo stupido atteggiamento avrà vita breve.
Ma va bè.
Passiamo ad analizzare la serata.
E' stato uno show emozionante, da lasciare senza fiato anche chi (non interessato alla cerimonia) fosse finito per caso, facendo zapping, sul canale dove la stavano trasmettendo.
Personalmente adoro chi riesce a fondere vari aspetti di un unico elemento per rappresentarlo in tutta la sua completezza e complessità in modo chiaro e facilmente comprensibile. Ma la difficoltà più grande sta nel far combaciare tutti i pezzi dell'enorme puzzle rappresentato da una nazione con la sua storia, i suoi personaggi e le sue tradizioni; come in un cubo di Rubik, in cui ogni faccia deve essere completata in modo da rispettare la completezza di tutte le altre. E Boyle è riuscito a completare il suo cubo, in modo esemplare. E l'ha mostrato ai 60.000 dell'Olympic Stadium e a tutto il resto del mondo che seguiva lo show in tv.
E come ci è riuscito?
Il tutto è iniziato con un video intitolato "The Isle of Wonder" (e s'intende la Gran Bretagna, of course) che segue il percorso del Tamigi, dalla sua sorgente fino al cuore della città, passando per i vari luoghi-simbolo di Londra, e con diverse trovate per mostrare lungo il percorso immagini delle olimpiadi del passato, accompagnato -nella parte finale del video- da "Map of the problematique" dei Muse, che non fa altro che far guadagnare punti al regista e allo spettacolo.
Successivamente tocca alle migliaia di attori e volontari stupire il pubblico con una ricostruzione più che fedele della storia della Gran Bretagna: dal verde dei prati e dall'armonia derivante da una vita a stretto contatto con la natura, al grigio e all'ambiente cupo delle fabbriche durante la prima e la seconda rivoluzione industriale, fino ai giorni nostri, utilizzando la figura di Tim Berners-Lee, ideatore di internet, come punto di arrivo; il tutto passando dai grandi capolavori della letteratura e cinematografia britannica rappresentati da alcuni "cattivi" sulla scena che personificavano le paure dei bambini, poi salvati dalla comparsa di centinaia di Mary Poppins, sotto le note dei più grandi gruppi musicali della storia della Gran Bretagna.
Altro elemento fondamentale dello spettacolo è stato il famoso "sense of humor" inglese, presente sia nell'imprevedibile video con 007 (Daniel Craig) e sua Maestà la Regina Elisabetta in persona nei panni di un'improbabile "bond girl", sia nel siparietto con Mr Bean (Rowan Atkinson) che mostra al mondo intero le sue abilità come pianista e come atleta.
Una cerimonia che è stata immancabilmente un omaggio al passato, ma soprattutto un inno al futuro.

In tutto lo show i protagonisti veri sono stati i bambini.
Loro cantavano durante la presentazione delle varie nazioni del Regno Unito; un coro di bambini ha intonato l'inno nazionale; per gran parte del tempo sulla scena sono stati presenti i bambini insieme agli attori "adulti". In ogni caso con la presenza di bambini di colore o disabili, in modo da favorire l'integrazione sociale e da evitare qualunque tipo di razzismo (argomenti di cui sembra assurdo parlare ancora nel 2012).
Ma non è ancora finita, manca ancora un piccolo fondamentale dettaglio: il braciere olimpico.
Formato da 204 "petali", uno per ogni nazione partecipante ai giochi, portati dagli sportivi stessi. 
E da chi poteva essere acceso il braciere durante uno show che mirava a mostrare l'importanza delle nuove generazioni? Da 7 giovani atleti britannici, il più grande di 19 anni, il più piccolo di 16. Che hanno ricevuto una torcia a testa da 7 sportivi britannici delle vecchie generazioni, in modo da sottolineare la necessità di un rinnovamento, di un passaggio dal vecchio al nuovo, di un "cambio della guardia". 
E quale città migliore di Londra per questo?

mercoledì 25 luglio 2012

Assenza giustificata (più o meno)

Chiedo scudo        
- Luca Giurato


Mi scuso per essermi assentato per diversi giorni dal mio blog ma purtroppo tra mia madre, mio padre e il ritorno di mia sorella dalle vacanze mi è stato impossibile ottenere il pc per me per più di 5 minuti (infatti non so quanto tempo potrò dedicare a questo post prima che arrivino i sopraccitati per privarmi nuovamente del mio computer).
Certo avrei potuto combattere all'ultimo sangue con tutti i membri della mia famiglia (magari portando almeno il cane dalla mia parte) per appropriarmi dell'ambito macchinario, ma se mi fossi comportato in questo modo molto probabilmente (per non dire sicuramente) non me lo avrebbero fatto utilizzare per i prossimi 15 anni e sarei stato costretto a postare qualunque cosa dal mio telefono (che per quanto funzionale possa essere resterà comunque più scomodo del computer).
Domani ritornerà anche mio fratello dopo un mese passato in un campeggio a fare baldoria con gli amici quindi è meglio che inizi a pensare ad un buon posto dove nascondere il pc oppure chissà quando potrò vederlo di nuovo.
O magari potrei utilizzare il portatile....perché non ci ho pensato prima?
Forse perché è vecchio, lento, si blocca ogni due minuti, raggiunge i 300° C in pochi minuti (quindi tenerlo sulle gambe per un periodo di tempo medio-lungo può causare ustioni di terzo grado davvero poco piacevoli), e che è lento l'ho già detto?
Penso che dovrò arrendermi all'evidenza e utilizzare il portatile, o almeno provare a farlo.
Bene. 
Vedo già all'orizzonte avvicinarsi mia sorella con la sua tipica faccia da "mi fai usare il pc per 5 minuti? Devo solo controllare una cosa" per poi passare le solite 6-7 ore a chattare con le amiche su facebook o a giocare a burraco online. 
Che gioventù. 
Chissà potrei persino dedicarci un post un giorno o l'altro....

E' arrivata! Scappo!!

giovedì 19 luglio 2012

Resoconto della giornata #1

Se il buongiorno si vede dal mattino oggi doveva essere una giornata schifosa.
Sveglia alle 09:45 (praticamente all'alba!) da parte di mia madre (cosa che non fa mai perché sa benissimo che se mi svegliano loro potrei sbranarli e poi tornare a dormire) che mi sembra però visibilmente scossa.
Infatti non mi dà nemmeno il tempo di avventarmi su di lei per farla fuori e tornare a letto che mi racconta di essere stata seguita e avvicinata da un tizio mentre faceva il solito giro mattutino con il cane. Ovviamente ho maledetto la mia pigrizia perché se fossi stato io a portare il cane di certo non sarebbe successo. Spaventata com'era l'ho accompagnata a fare gli altri servizi e poi sono andato a comprare un pantalone ad un mercato lontano da casa mia ovviamente senza macchina e ovviamente sotto il sole alle 12 di mattina.
Tutto ciò mi ha impedito di vedermi con la mia ragazza e il fatto che mio padre avesse chiamato per dire che non tornava per pranzo e che gli serviva la macchina non ha fatto altro che aggiungere altra frustrazione a quella che già avevo per la felice mattinata trascorsa, perché la macchina mi serviva per andare a sentire un concerto strumentale dell'AM al quale ero stato invitato dai miei "suoceri".
Fortunatamente già nel pomeriggio si sono visti notevoli miglioramenti dato che mi sono visto con la mia ragazza che ha rimediato un passaggio da sua zia per raggiungere il luogo del concerto.
Dopo la doccia, aver portato il cane di nuovo a fare il giro (questa volta senza nessun maniaco nei paraggi) e aver scelto cosa indossare, ci incontriamo con la Zia sopraccitata e compagno e andiamo a mangiare un panino da un chiosco ambulante (più propriamente noto con il nome di "pane e merda") per poi raggiungere con tutta calma la spiaggia dove si sarebbe tenuto il concerto (perché, a dirla tutta, nessuno dei presenti ci teneva davvero ad andarci).
Dopo aver parcheggiato, fatto un giro del luogo e trovato dei posti a sedere la fanfara viene introdotta da una presentatrice alquanto sbadata che doveva esserci andata giù pesante con gli alcolici prima dello "show".
Infatti decide di iniziare la presentazione salutando un paio di volte il generale e la moglie, decantando il luogo, definendolo sempre e solo "magnifica location" (cosa che farà all'incirca una decina di volte durante solo la prima parte del concerto), e sostenendo che la spiaggia dove ci trovavamo era illuminata da una splendida luna.
Ovviamente a queste parole tutti i presenti hanno iniziato a cercare nel buio della notte un globo luminoso poiché emanante luce riflessa meglio noto come "luna", ma tutti con scarsissimi risultati. Difatti la luna è nella fase di novilunio ossia non si vede!
Ora non voglio aprire un dibattito su quali allucinogeni abbia usato la presentatrice però un minimo di intraprendenza: si è capito che era un discorso preparato ma vedi che non c'è la luna! Non nominarla proprio!
Vabè.
Dopo questa brillante introduzione sale sul palco il "maestro" che dimostra di avere una parlata fluida e comprensibile come quella di Zeman e che verrà nominato dalla presentatrice prima di OGNI pezzo della serata. Evidentemente aveva visto troppe puntate di Sanremo; solo che cambiano i maestri a ogni canzone, lì.
Finalmente iniziano a suonare: molto bravi tutti quanti, un occhio particolare alla batteria, peccato che è un tipo di musica che mi fa addormentare in un tempo compreso tra i 5 e i 10 secondi.
Come era abbastanza prevedibile la Zia e il compagno ci abbandonano dopo la pausa di metà concerto (chi può biasimarli) e io e la mia ragazza decidiamo saggiamente di fottercene del resto del concerto, di prendere un gelato (per lei) e una birra (per me) al bar della "magnifica location" e di farci un giro per i fatti nostri per il resto della serata.
Inutile aggiungere che la seconda parte della serata è stata nettamente meglio della prima.
Finito il concerto mi ha dato un passaggio a casa mio "suocero" che ha guidato forse con un po' troppo peso sull'acceleratore ma era mezzanotte passata e probabilmente anche io farei lo stesso (anzi peggio) se avessi un'Audi e non una Panda.
Dunque nonostante le premesse della mattinata, la giornata è andata bene e adesso direi che è proprio ora di andare a dormire!
Buonanotte a chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui e...ma sì dai anche a chi ha letto solo questo!
Ma non sa cosa si è perso :)

Cominciamo!

Forse dovrei presentarmi, o forse dovrei spiegare perché ho deciso di creare un blog, ma credo che dovrei iniziare ammettendo la mia totale ignoranza in materia.
Infatti la realizzazione di questo blog (e anche l'idea di crearne uno) è dovuta totalmente alla mia ragazza che è stata così gentile da dedicarmi una mattinata intera per crearlo e così paziente da sopportare tutte le mie incertezze e i continui cambi di idee relative al font, colore dei caratteri, gadget ecc.
Bene. Fatti i ringraziamenti direi che posso cominciare:
ho voluto creare un blog per dare libero sfogo a ciò che penso senza preoccuparmi di come lo dico e a chi!
Spero vi piaccia :)